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Potenziale rivoluzionario di “De raízes e de maré, axé” per Arte, Cultura e Politica


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Abstract

In questo articolo la poetessa, artista e arte-educatrice, laureata in sociologia all’Università di Friburgo e in espressione artistica e mediazione presso l’Istituto ATELIER di Ginevra, esplora come la poesia e l’arte contemporanea possano contribuire a un rinnovamento sociale, umanistico e politico. L’opera De raízes e de maré, axé, nata in Bahia, dialoga con altri artisti creando ponti e aprendo percorsi di riflessione radicati e radicali.

“Il bene maggiore dell’umanità è la salute, il secondo è la bellezza.”


Platone, Leggi, II, 22 (661 a.C.)


Parte 1: Il colore e la luce trasformativa dell’espressione artistica visiva

Riflettere su arte e cultura per giungere a considerazioni politiche e sociali richiede un’analisi preliminare sull’essenza dell’arte visiva: il colore e il potere della sua luce.

Nicolas de Staël, il pittore della luce per eccellenza in Francia, ci ricorda la radice del potenziale rivoluzionario e impattante del colore e dell’arte. Un quadro è un’esperienza corporea ed esistenziale completa, che attraversa molteplici dimensioni grazie alla luminosità e all’intensità dei colori, veicolando messaggi inconsci.

Staël afferma che il colore trasforma le forme e provoca movimento, nuova visione e trasformazione. Anche la mia opera poetico-visiva De raízes e de maré, axé, realizzata in collaborazione con la giovane artista Natalie Burri, presta particolare attenzione alle luminosità e vibranza dei colori. Le poesie sono accompagnate da illustrazioni potenti e impattanti. Ogni colore è una vibrazione, un messaggio: il giallo, il rosso e il blu predominano — calore, passione e infinito — invitando all’espansione dello sguardo. Un viaggio percettivo, intuitivo e vibrante.

Il colore e la sua luminosità generano vibrazione nello spettatore. Come dice De Staël:

“Il fascio di luce gira come un faro che percorre gli spazi abbandonati.”

L’intensità della luce del colore deriva dalla forza delle esperienze dell’artista e dalla sua capacità di trasmettere questa intensità attraverso colore e forma.

“Non si dipinge mai ciò che pensiamo di vedere; dipingiamo la vibrazione che riceviamo, come un pugno in faccia.” – Nicolas de Staël

Lo spettatore ha quindi un ruolo fondamentale nella ricezione dell’opera. Come ricorda De Staël:

“Un’opera, quando ti offre la possibilità di misurarti con il tuo oltre, ti dà la tua misura esatta — e ti presta le ali.”

Anche Manolo Rey, nella mostra al Centro del Carme di Valencia, osserva:

“Non è importante la ragione per cui l’artista crea l’opera, ma ciò che lo spettatore sente contemplandola.”

Il potere trasformativo del colore e dell’arte visiva sta nella responsabilizzazione emotiva del pubblico e nel movimento che le opere generano nella trasformazione sociale.

L’etimologia francese di émouvoir indica chiaramente questo potenziale di azione e movimento. Anche in portoghese, emozionarsi implica un potenziale di trasformazione e azione. Questo impulso vitale è presente nelle illustrazioni di De raízes e de maré, axé, evocando la forza intrinseca delle donne e il movimento che diventa danza.

Un’altra capacità intrinseca dell’arte è trasformare il caos in armonia. Questo movimento, dal caos all’armonia, costituisce una forma di partecipazione attiva dello spettatore, creando un processo continuo tra artisti e pubblico. Risvegliare il movimento che crea armonia è un atto di resilienza e coraggio, libero e leggero.


Parte 2: La poesia con la sua fragile ma potente forza rivoluzionaria

“Ancora una volta è necessaria leggerezza per lottare… Per e con tutti coloro che credono, che la vita è breve e bisogna saltare affinché il mare ci abbracci… Navigare è necessario.”De raízes e de maré, axé, C. Mari

Il potere della poesia è unico, fragile, misterioso e rivoluzionario. Richiede attenzione, pazienza e dedizione. Come nella lettura di un libro:

“Affidarsi è ascoltare, aprirsi, saltare e costruire nuovi percorsi. La letteratura è dono reciproco tra lettore e scrittore, che si offrono poeticamente, lasciandosi trasportare dal testo. Questo apre percorsi di conoscenza e tocchi surreali che transitano tra finzione, sogno e realtà.”

Christian Bobin sottolinea che la poesia è un potere di contemplazione, un’immersione nell’invisibile che richiede tempo e attenzione. Accogliere significa sviluppare libertà interiore e fermento per la trasformazione sociale.

De raízes e de maré, axé pulsa di un fermento rivoluzionario, generato dall’ascolto sensibile e dall’apertura interiore che solo la vera poesia sa coltivare.

Esempio poetico dall’opera:

“PROTESTO FOR-MAR
Reclamare... Accettare... Cambiare... Accettare ciò che non possiamo cambiare e cambiare ciò che possiamo: trasformare…
Contro la rassegnazione si alza una bandiera di cambiamento e riforma, legata al cuore.”

La sensibilità e l’essenza umana si preservano e si trasmettono attraverso questo sguardo poetico e vibrante. Come sottolinea Pierre Lemarquis:

“Un romanzo, una poesia, un quadro, un pezzo musicale — sono individui in cui non si distingue ciò che è espresso da chi esprime. Il senso si coglie solo mediante contatto diretto.”

L’arte, attraverso la poesia e la ricezione sensibile, apre percorsi di empatia estetica (Robert Vischer) e favorisce la trasformazione e rivoluzione sociale.



Parte 3: La funzione rivoluzionaria dell’arte-terapia e le implicazioni politiche


Risvegliare — éveiller — è un processo trasformativo che contribuisce al benessere individuale e collettivo, una poïétique transformatrice.

Grazie all’accompagnamento dell’arte-terapeuta e al dialogo con le forme create, l’individuo può ridefinire le proprie esperienze e vivere maggiore libertà, leggerezza, pace e forza. L’arte-terapia diventa strumento di guarigione e trasformazione personale.

L’opera contiene messaggi rivoluzionari che trasformano l’emozione in azione, come ricordano le radici etimologiche di commovēre: muovere e trasformare. L’arte interroga l’ordine stabilito e favorisce il risveglio della coscienza critica.

Nel contesto delle disuguaglianze contemporanee, l’arte è un catalizzatore di cambiamento, un fermento di “désobeissance éthique” come suggeriva Erich Fromm. Essa convoca a riflessione, trasformazione interiore e rivoluzione silenziosa contro l’ingiustizia.

“La più grande gloria della vita non sta nel non cadere mai, ma nel rialzarsi ogni volta che cadiamo.” – Nelson Mandela

Il percorso verso la libertà richiede azione collettiva, perseveranza e creatività, unendo gesto poetico e impegno politico.


Conclusione

Risvegliare… Trasformare… Lottare…Tutto nasce dallo sguardo e dall’emozione che diventa mobilitazione. L’arte, radicalmente impegnata nella vita, diventa forza viva di resistenza e reinvenzione del mondo, seminando speranza e cambiamento, passo dopo passo, verso un futuro più giusto e consapevole.


Bibliografia essenziale

  • Bensaid C., L’amour plus fort que ta peur, Paris, Editions Philippe Rey, 2019.

  • Bobin C., L’homme-joie, Paris, Poésie Gallimard, 2012.

  • Bobin C., La Lumière du monde, Paris, Poésie Gallimard, 2001.

  • Bobin C., La présence pure, Paris, Poésie Gallimard, 2008.

  • Ciacco R., Il dono dell’origine, Lugano, Fondazione Culture e Musei, 2022.

  • De Staël A., Du trait à la couleur, Paris, Edition HAZAN, 2023.

  • Dewey J., L’art comme expérience, Paris, Gallimard, 1915.

  • Dietmar E., Dadaïsme, Cologne, Taschen, 2004.

  • Elidrissi Moubtassim S., Hamdan T., Muñoz Matutano G., Gaza, cuando caen las bombas, 2025.

  • Fromm E., L’art d’aimer, Paris, Edition Pocket, 1956.

  • Fromm E., On Disobedience and Other Essays, Paris, Pocket, 1982.

  • Kandinsky W., Du spirituel dans l’art, Paris, 1954.

  • Lemarquis P., Portrait du cerveau en artiste, Paris, Odile Jacob, 2014.

  • Mandela N., Un long chemin vers la liberté, Paris, Poches, 1994.

  • Mari C., De raízes e de maré, axé, Cabo Frio-RJ, Helvetia Edições, 2024.

  • Segato R., Las estructuras elementales de la violencia, 2013.

  • Stitelmann J., Sentir le monde et exister, Genève, Editions du Rebond, 2022.

Web:

 
 
 

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