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Soffi di Resilienza delle Montagne – sulla funzione della poesia e dell’arte oggi


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Abstract:

Questo articolo è una riflessione poetica, artistica, spirituale, sociale ed esistenziale sul ruolo della poesia, dell’arte e dei poeti e artisti nella società contemporanea, nonché sulle attuali necessità di resistenza, ispirate alla resilienza della fibra poetica e artistica nascosta — quella che il lavoro dell’autrice valorizza, ricerca e sviluppa nella pratica.

Il testo nasce da una corrispondenza poetica datata 15.07.2025, tra Alagoinhas (Bahia), Losanna (Vaud) e Gerra Verzasca (Ticino).È anche una rivalutazione della contemplazione, dell’ancestralità e della ricerca dell’essenziale — elementi che la società capitalista contemporanea tende a cancellare e ad anestetizzare, sebbene i popoli originari, i nuclei familiari e le comunità continuino a testimoniare e a coltivare altri regimi e temporalità di sviluppo rivoluzionario.


Poesia come accesso al Mistero e alla Ri-Umanizzazione

Cesare Pavese, in “Raccontare è come ballare”, ci ricorda che il lavoro del poeta è fragile e minimo, ma allo stesso tempo mitico e grandioso, importante e rivoluzionario per l’umanità.I poeti collaborano “all’unicità del miracolo”, ovvero alla ricerca del Principio delle cose.“Fonte della poesia è sempre un mistero”, cioè la fonte della poesia è sempre il mistero.

Questo mistero è inteso nel senso di Adélia Prado: “un fenomeno di unità, di svelamento del Reale... la poesia ci toglie dalla cecità”.La poesia, togliendoci dalla cecità, apre lo spazio a ciò che la maggior parte ancora non vede – come evidenzia anche Gershom Scholem analizzando la Cabala ebraica e il suo messaggio legato alla bellezza, alla creazione e alla speranza.

La poesia e la poetica rivelano la condizione originaria.Per immergersi nel mistero, comprenderlo e scriverlo, Pavese ci ricorda che bisogna rallentare, respirare e... contemplare, per raggiungere quello “stato aurorale”, lo stato aurorale.

Nella società contemporanea capitalista e neoliberale – soprattutto in Europa e nelle grandi città del mondo – questa capacità sta diventando una risorsa in via di estinzione.Le persone corrono, corrono, corrono e, alla fine della settimana o del mese, si ritrovano stressate e svuotate interiormente, nonostante tutto ciò che il capitale ha permesso loro di comprare o fare come forma di compensazione.

La Svizzera, pur avendo ridotto significativamente il tasso di suicidi negli ultimi anni e investito molto nella prevenzione e nel benessere psicologico della popolazione, resta uno dei Paesi con una delle economie più ricche del mondo – ma dove, a mio avviso, si può ancora mettere in discussione la vera qualità della vita e delle relazioni affettive.Paradossi? O forse causa ed effetto di una società che valorizza più il denaro che il tempo, il Mistero e la vera qualità della vita umana.

Abbiamo bisogno di riappropriarci del tempo.

“Tempo... Tempo... Tempo...... TempoLentoVentoSENSO dentro // senso profondo... Centro.... Chiara Mari, 2025

Per riuscire a riappropriarci del tempo, Cesare Pavese ci ricorda che bisogna anche ritrovare ciò che lui chiama “la capacità di stupirsi” — la capacità di meravigliarsi.Questa stessa capacità, nel suo libro “Raccontare è come ballare”, egli la collega e la definisce come “ricchezza mitica”: una meraviglia autentica, che rappresenta la vera ricchezza.


La Presenza pura e la poetica del quotidiano

Christian Bobin sviluppa questa riflessione con un accento più poetico sul concetto di “la Présence pure”: una qualità di presenza e di relazione propria del poeta, una contemplazione del quotidiano che permette di cogliere la realtà come sempre nuova, pura, buona, colma di potenziale e di speranza, sia umanistica che cristiana.

È la poetica del quotidiano di Adélia Prado: una religiosità che si avvicina più a una spiritualità del giorno per giorno che a una tradizione o dottrina legata a sistemi dominanti, i quali possono facilmente essere utilizzati per manipolare il subconscio.

In questo senso, condivido l’esperienza poetica e religiosa di Adélia Prado, il suo rapporto con il Mistero nel quotidiano. Come lei sottolinea, il discorso poetico è anche un discorso mistico, nella misura in cui rappresenta un’esperienza profonda e interiore che trascende il sensoriale e apre la possibilità di risignificare e ricreare.

Pura come l’acqua cristallina e unica della Valle Verzasca, dove sono cresciuti e vissuti i miei antenati: Gerra Verzasca.

Questa capacità è sorella della capacità di lasciarsi toccare.In psicologia e nelle scienze sociali parliamo di empatia e umanesimo, concetti esplorati da autori come Edith Stein, che studiò l’empatia come la capacità di mettersi nei panni dell’altro, e Carl Rogers, che la definì come comprensione profonda dell’altro, essenziale per relazioni umane autentiche.

La capacità di meravigliarsi e l’empatia permettono all’essere umano di avanzare nella riappropriazione del tempo e del senso dell’essenziale, rendendo la società più umana.

In un mondo in cui la pressione, lo stress, la violenza strutturale, il razzismo e il maschilismo sono stati normalizzati dal sistema dominante, è necessario rimobilitare l’essere umano per riappropriarsi del tempo, della capacità di meravigliarsi e di essere empatico.Solo così l’essere umano può diventare più umano — e la società con lui.

Lasciarsi toccare implica anche la capacità di indignarsi, di osare esprimere la propria opinione senza paura delle conseguenze — una qualità di integrità e di coraggio che oggi, sebbene la libertà di espressione sia più diffusa a livello globale, è, a mio parere, in pericolo.

I social network, la globalizzazione e una certa forma di pensiero dominante che si diffonde in modo sottile, insieme all’individualismo crescente — almeno in Europa — contribuiscono ad annientare una disposizione personale e interiore essenziale, quella per la quale la poesia, l’arte e noi, poeti e artisti, lavoriamo.

Questo coraggio implica libertà interiore.Questa libertà interiore implica la capacità di sognare e perseverare, per trasformare i sogni in realtà.Come declamava Martin Luther King: “I have a dream...”

“Non lasciamoci sprofondare nella valle della disperazione. Vi dico oggi, miei amici, che anche di fronte alle difficoltà di oggi e di domani, io ho ancora un sogno.È un sogno profondamente radicato nel sogno americano.Ho un sogno: che un giorno questa nazione si alzerà e vivrà il vero significato del suo credo: ‘Riteniamo queste verità evidenti: che tutti gli uomini sono creati uguali...’.Ho un sogno oggi.Ho un sogno che un giorno ogni valle sarà innalzata, ogni montagna e collina saranno abbassate, i luoghi ruvidi saranno appianati e i sentieri tortuosi raddrizzati, e la gloria del Signore sarà rivelata e tutta l’umanità la vedrà insieme.Questa è la nostra speranza... Che la libertà riecheggi da ogni collina e altura... Da ogni pendio montano, che la libertà riecheggi.E quando ciò accadrà, quando permetteremo alla libertà di riecheggiare, quando la lasceremo risuonare da ogni villaggio e da ogni città, saremo in grado di accelerare il giorno in cui tutti i figli di Dio — uomini neri e uomini bianchi, ebrei e gentili, protestanti e cattolici — potranno unirsi e cantare con le parole del vecchio spiritual nero:‘Finalmente liberi! Finalmente liberi! Grazie a Dio Onnipotente, siamo finalmente liberi!’”

E oggi? Chi sogna ancora come Martin Luther King?Chi coltiva ancora la capacità di sognare, il coraggio di lottare e di trasformare la società con questi atteggiamenti — anche in Europa?


L’Arte, la Giustizia e la Ri-Umanizzazione Ancestrale

Nell’ultimo spettacolo della meravigliosa Dimitri’s School a Verscio, nella Svizzera italiana, la protagonista Robinia — in una magistrale personificazione femminile di Robin Hood, protettrice del territorio storico e ancestrale delle Centovalli — è incaricata di vegliare sulla giustizia della valle e di proteggere i suoi abitanti dalle invasioni.E nella sua missione dichiara:

“Mi dicono che sono troppo buona per questo mondo...
Io rispondo: ‘Allora dobbiamo renderlo... migliore.’

A mio avviso, il compito di noi poeti e artisti deve essere anche quello di contribuire alla costruzione di un mondo migliore: Bellezza – Bontà – Giustizia.Una triade che si rivela ancora più potente quando viene attivata.François Cheng ci ha già mostrato, nella tradizione orientale, come il Bello e il Buono siano profondamente connessi.Abbiamo bisogno di riscoprire questa potenza e questa verità anche in Occidente.

La vera arte è quella buona e giusta, capace di commuovere, trasformare e ispirare, portando in sé un potere sociale e rivoluzionario.


Ri-umanizzazione e coraggio della determinazione ancestrale

“Il vento sussurra...Il fiume mormora...La forza infima, minuscola, fragile e visionaria, così come la vita quasi centenariadi chi ha osato seminare, perseverato nel raccogliere e sognato nel trasmettere,nel far durare... Ancestralità coraggiosa,determinata e fruttuosa...Saggezza della terra, potere ancestrale più fortedella guerra!Seminare, piantare, raccogliere, trasmettere e costruire con Coraggio e Verità dell’Essere...” . Chiara Mari, 2025

L’ancestralità della mia linea femminile rivela una forza e una determinazione che ci guidano — poeti e artisti — lungo sentieri ardui e ambiziosi.Perseverare… seminare… e, un giorno, raccogliere.Trasformare, incidere, far rivivere, creando un mondo più bello, più giusto, più umano.

Sono ancestralità che dobbiamo riscoprire e rivalorizzare, per intrecciare i fili del presente con quelli del passato, avanzando in modo consapevole, sensibile e significativo.Tra territori e affetti, tra legami antichi e nuove possibilità, dobbiamo coltivare un futuro solare, illuminato dai tesori che ci sono stati tramandati.


Che sia un futuro solare, ispirato dal Fuoco ancestrale, potente e trasformativo:

“Ti aspetterò intorno al fuoco”Antonello Venditti

Conclusione – Tutti per l’Uguaglianza


Poesia dei giovani Cristian dos Santos Damasceno, Lavínia Silva Pereira, Raissa de Jesus Souza, Vinícius dos Santos Gonçalvez

“Nelle pagine della storia, Una luce speciale.
Neri, tesoro senza pari... Forza e coraggio, resistenza da rivelare, celebrando la cultura, è ora di esaltarla.
Con orgoglio e amore, la negritudine si esprime abbattendo barriere, mostrando la propria nobiltà. Danza, musica e arte riempiono il cuore, raccontando la storia con pura emozione. La coscienza è luce, che illumina il camminoIspirando generazioni, trasformando il mondo.
Nelle vene scorrono lotte, resistenza... Forza e resilienza
Nel petto orgoglio, ancestralità ... Radici profonde... Tenacia e coraggio”

Alla fine, ancestralità comuni... perché siamo tutti UNO!


In omaggio a mia nonna Marina Foletta, nata a Gerra Verzasca, cittadina coraggiosa e donna della terra forte.


Bibliografia

  • Carl Rogers, Client-Centered Therapy: Its Current Practice, Implications, and Theory. Boston: Houghton Mifflin, 1951.

  • Cesare Pavese, Raccontare è come ballare, Wudz, Arezzo/Milano, 2024.

  • Chiara Mari, Fragmentos de eterna imensidão, Planeta Azul Editora, Rio de Janeiro, 2025.

  • Chiara Mari, De raízes e de maré, axé. Helvetia Edições, Vevey, 2024.

  • Christian Bobin, La Présence pure, Poésie Gallimard, Paris, 1999.

  • Edith Stein, Über Empathie: Ein Beitrag zur Phänomenologie der inneren Erfahrung. Halle: Niemeyer, 1917.

  • Frei Betto, Leonardo Boff, Mística e espiritualidade, 6ª Ed., Rio de Janeiro, Garamond, 2008.

  • François Cheng, 5 méditations sur la beauté, Albin Michel, Paris, 2006.

  • Gershom Scholem, Le Zohar: le livre de la splendeur, Editions du Seuil, Paris, 2011.

  • Mahfoud, M.; Massimi, M. (Org.), Diante do mistério: psicologia e senso religioso. São Paulo: Loyola, 1999.

  • Milan Kundera, Questa insostenibile leggerezza dell’essere, Adelphi, Milano, 1989.

  • Rainer Maria Rilke, Lettere ad un giovane poeta, Adelphi, Milano, 1980.

  • Silvana Abreu & Gustavo Muniz Barbosa de Souza, Negritude em versos, Scortecci Editora, São Paulo, 2024.

Web:

Musica:

  • Antonello Venditti, Questa insostenibile leggerezza dell’essere

  • Antonello Venditti, Miraggi


 
 
 

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